Stefano Galli

Nasce a Falconara Marittima nel 1950; laureato in Ingegneria. La sua formazione artistica la compie parallelamente a quella scientifica in quanto non vede separazione tra i principi fondamentali del disegno industriale e civile con quello artistico che pratica da sempre. La sua pittura è fortemente influenzata dal futurismo, la metafisica e il surrealismo e non nasconde uno stretto legame con il fumetto. I suoi dipinti sono generalmente legati a particolari temi che oltre a fornirgli spunto di ispirazione, gli consentono di comporre dei percorsi narrativi che lo portano ad associare spesso dei racconti alle immagini, tanto da essere definita la sua espressione artistica, dal Prof, Philippe Daverio, meta reale, “giocando con la realtà per stravolgerne la visuale ribadendo un concetto di continuità tra gli opposti, tra il sopra e il sotto, il dentro e il fuori”. L’evoluzione della pittura di Galli esprime interni ed esterni nello spazio e nel tempo, prospettive esasperatamente modificate per esprimere assenza di spazio e di tempo in un’unica tavola. La deformazione consente di vedere più scorci.  Si trovano successioni di quadri come fumetti in cui con unico sguardo si supera il tempo, una storytellers moderna vista con gli occhi della pittura.